Fantastrenna
Una rivista francese s'è presa il gusto di pubblicare un elenco dei neologismi creati dalla
fantascienza, cioè di quelle parole che, come « iperdrive », « crediti », « disintegratore »,
« robotlogia », « subspazio », ecc. non hanno corso in natura, mentre appaiono invece
perfettamente naturali, ovvie addirittura, agli appassionati del « genere ». A questa nuova
lingua, Urania è lieta di dare il suo piccolo contributo con la parola Fantastrenna, la sola
che ci sia sembrata pluridimensionale abbastanza per questo ricco e festoso numero
natalizio. Precisiamo qui che il neovocabolo è scomponibile in: un romanzo di tipo un po'
insolito di Poul Anderson e Gordon Dickson; un romanzo di tipo tradizionale (per modo di
dire) di J. G. Ballard; un racconto « a diario » di Fredric Brown, il re dei capovolgimenti; un
racconto al magnetofono di Wilma Shore; un racconto tutto domande di Robert
Sheckley; due racconti di guerra futura, un amore di B. C. e altre vicende preistoriche;
una assegnazione di Marziani d'argento; e infine negli auguri e nei ringraziamenti che
Urania porge a tutti i suoi lettori.
Tellini