La rivolta dei Titani
Coi suoi 4500 chilometri dì diametro, Titanus è di gran lunga il maggiore dei satelliti di
Saturno, pìú grande della stessa Luna e quasi rivale di Mercurio. Le sue affinità coi Pianeti
minori non cessano qui, tuttavia, perché Titano è il solo satellite che si conosca dotato, di
atmosfera. Una atmosfera tuttavia pestìlenziale, composta com'è prevalentemente di
metano, e poì ammoniaca, cianogeno e vapor acqueo. Essenziale mondo di rocce e metalli,
dunque, questo Titano, è con una temperatura che difficilmente, sale al disopra di -250° C.
Ma gli uomini del ventiduesimo secolo sanno che sul desolato satellite si trovano le miniere
piú importanti del Sistema Solare: quelle miniere che da 150 anni ormai forniscono il prezioso
rutenio, il metallo affine al platino di cui l'umanità del duemiladuecento non può piú fare a
meno. Una colonia di minatori vive su Titano, nelle viscere dell'astro, sotto una grande
cupola che da molte generazioni ormai protegge la città mineraria dalla esiziale atmosfera. Ma
le cose si complicano paurosamente: i Titani minacciano di non produrre piú rutenio, né per
la Terra né per il Sistema Solare; la rivolta si annuncia tragicamente: ecco perché il veterano
Colonnello Benedict è costretto a partire in fretta e furia per il lontano satellite, con ordini
precisi. Sorprese di ogni specie attendono lui e il giovane figlio Tuck nel gelido mondo dei
Titani, sotto l'onnipresente trofeo degli anelli di Saturno. Ma è sempre la causa della giustizia
che trionfa, almeno nei romanzi di Urania: Benedict e David Torm potranno finalmente
abbracciarsi, uniti dalle stesso ideale di collaborazione cosmica!
Tellini