Gli annali degli Heechee
Ricordate Robinette Broadhead, il protagonista de La porta dell’infinito, Oltre l’orizzonte
azzurro e Appuntamento con gli Heechee, l’uomo più potente del sistema solare, l’uomo
che ha fatto la sua fortuna utilizzando le misteriose astronavi abbandonate dall’antica e
scomparsa razza degli Heechee?
Ora, nel quarto romanzo di questo grandioso ciclo, Frederik Pohl ci racconta le ultime
gesta di Robinette Broadhead e degli Heechee, che tutto sommato non sono poi
scomparsi ma si sono solo nascosti al di là della barriera di Schwarzschild, oltre la linea
dell’orizzonte azzurro di un buco nero al centro della Galassia.
Gli Heechee, esseri dall’aspetto non troppo dissimile da quello umano, erano stati una delle
razze più grandi della Galassia: la loro civiltà aveva raggiunto apici tecnologici elevatissimi
e aveva esplorato gran parte dei pianeti. Ma poi era successo qualcosa che aveva
bloccato all’improvviso la loro espansione: di colpo gli Heechee avevano mutato il loro
atteggiamento ed erano scomparsi dalla faccia dell’universo.
Che cosa era successo? Che cosa li aveva spinti a una ritirata così brusca? Quale orribile
pericolo si erano trovati di fronte?
La risposta a questo mistero galattico è il Nemico, gli “Assassini”, la terribile razza di
esseri intelligenti ma immateriali, esseri di pura energia che hanno già spazzato via almeno
quattro grandi civiltà precedenti gli Heechee e che ora progettano forse di distruggere
l’intero universo.
Ma gli uomini, guidati da un Robinette Broadhead disincarnato ma più vivo e immortale che
mai nelle vesti di un programma di computer (o qualcosa di simile), non sono affatto
disposti ad attendere i colpi del mortale nemico: assieme ai loro compagni umani gli
Heechee dovranno abbandonare il loro volontario esilio e combattere gli implacabili
Assassini.
Viviani