Segregazione
Cari amici, qualche lettore mi ha chiesto se io ho un fatto personale nei confronti dei
mostri, dal momento che avrei proibito loro severamente l’accesso a Galassia. Ecco, non
ho nessuna prevenzione generica contro questa rispettabile categoria di personaggi
fantascientifici (anche perché non vorrei trovarmi a discutere con i loro.., rappresentanti
sindacali), ma sono convinta che troppo spesso i vari babau sono orripilanti soltanto nelle
intenzioni dei loro creatori e finiscono per diventare, anziché tremendi, soltanto ridicoli.
Potrei citare dozzine di esempi, ma forse non sarebbe fair-play. Qualche volta è l’autore
stesso che, con intelligenza e cattiveria, si incarica di ridicolizzare deliberatamente i propri
mostri: avete presente, per fare un esempio a caso, l’orribile essere gigantesco che in
Visita allo zoo di Knight ballonzola goffamente per le vie di Berlino, al cenno del ‘padrone,
per guadagnarsi qualche monetina? Molto più spesso, purtroppo, i poveri mostri
naufragano nel ridicolo involontariamente e allora sono guai seri. Quindi la mia risposta è
“d’accordo per i mostri, purché siano fabbricati con intelligenza “. Ed eccovi, a questo
proposito, il primo dei due romanzi brevi di Brian W. Aldiss che troverete in questo
fascicolo: l’ho scelto proprio per colmare questa lacuna, se di una lacuna si tratta. Vi
incontrerete infatti orrori in serie, e le teste-di-caimano e gli scarabei che nidificano nel
corpo dei viventi sono inferiori di dimensioni ma non certo di terribilità rispetto a certi
dinosauri ed a certi polipi giganti che purtroppo conosciamo un po’ tutti; sono meno
clamorosi, ma molto più sottili e attanaglianti. Aldiss ha un gusto “nero “, quando vuole,
da far concorrenza a qualsiasi specialista del genere e in Segregazione si è sbizzarrito a
suo capriccio, ben deciso a fabbricare uno short novel caratterizzato da un “orrore per
adulti “, senza lesinare quelle doti dl efficacia e di suggestione che gli hanno valso il
Premio Hugo 1962. Se un rimprovero gli si può rivolgere, è di non aver avuto misericordia
del sistema nervoso dei suoi lettori. Completamente diverso, ma non meno “adulto” ed a
suo modo spietato, il secondo romanzo breve, Base per negoziati, appartenente alle
migliori tradizioni della satira sociologica, un genere che è pure congeniale alla rivelazione
Aldiss. Ted Carneil ha citato, a questo proposito, tanto 1984 di Orwell quanto il notissimo
When the kissing had to stop. Mi auguro che questo “dittico” di Aldiss possa ottenere lo
stesso plebiscito di approvazione che accolse il “dittico’ di Struttura anomala qualche
mese fa. Sinceramente, Aldiss se lo merita. Le previsioni relative al prossimo numero... le
salto, dal momento che per agosto è in programma uri sorpresa in fase di concretamento.
Però non è neppure escluso che ricompaia il massimo autore sovietico, Ivan Efremov, con
un romanzo episodico piacevolmente compromesso con la fantasia e ricco di magnifici e
desolati paesaggi siberiani (non è Navi di stelle, che è già apparso in Italia, ad ogni modo)
- Questo romanzo concluderà, almeno per il momento, il “ciclo russo” di Galassia. Un
particolare che vi prego di voler notare — poiché è un argomento su cui si scatenano
furibonde polemiche, in questi tempi — è l’indicazione a pagina due del fascicolo: come
vedete, c’è la dicitura “traduzione integrale” che per l’avvenire garantirà regolarmente
l’integrità della produzione galattica da qualsiasi mutilazione, salvo quelle, del resto
minime, che dovessero venire imposte in qualche caso da ragioni morali nei confronti di
qualche passo particolarmente azzardato o scabroso. Posso promettervi solennemente
che quando capiterà un romanzo più lungo del normale, si ricorrerà a caratteri tipografici
più piccoli (espediente del resto già adottato con Le amazzoni di Avtinid e Missione su
Jaimec) oppure si aumenterà il numero delle pagine. Contenti? Nel consueto giro
d’orizzonte, possiamo constatare che, come al solito, l’estate intensifica l’attività
fantascientifica. L’antologia di romanzi Silverberg-Vance-Knight-Simak che rappresenta il
biglietto da visita dello Science Fiction Book Club è in viaggio verso i nuovi soci: un minimo
i pazienza, per favore, le richieste vengono esaudite in ordine di precedenza. Lo
spionaggio e il controspionaggio sono in attività frenetica allo scopo di assicurare una
infornata di materiale per buongustai evitando pericolose interferenze gioviane, selenite o
marziane; le linotypes e le macchine da stampa sprizzano scintille fantascientifiche, i
progetti continuano a prosperare rigogliosi un po’ dappertutto, in Italia. Evidentemente,
oltre al boom del miracolo economico, sulla nostra penisola tira anche aria di miracolo
fantascientifico. Naturalmente è ancora valida per i ritardatari l’offerta dello Science
Fiction Book Club e, se non l’avete fatto, compilate e spedite subito la cartolina apparsa
nei fascicoli di Galaxy e Galassia del mese di giugno.
ROBERTA RAMBELLI
Tellini