| Autocrisi |
| Siamo particolarmente lieti (e la frase non suoni di pura e semplice circostanza, giacché |
| così non è) di poter presentare al nostro pubblico un romanzo italiano, dopo tanti anni di |
| silenzio su questo fronte; e siamo certi, viste le più che buone accoglienze già riservate |
| alle due antologie da noi curate con Gianfranco de Turris, che anche a quest’opera |
| toccherà un giudizio assolutamente onesto e sincero, scevro di pregiudizi campanlistici o |
| esterofili. Se fino ad oggi la produzione italiana di romanzi di fantascienza è stata |
| relativamente scarsa, buona parte della colpa si deve proprio all’inesistenza d’un mercato |
| interno; il che ha fatalmente costretto gli autori a rinunciare ai progetti più ambiziosi, o |
| addirittura a tenersi nel cassetto lavori già pronti. E proprio questo è il caso di Autocrisi, |
| romanzo scritto da Prosperi diversi anni or sono, e noto sino ad oggi ad una limitatissima |
| cerchia d’appassionati. Nonostante i suoi indubbi meriti, l’opera era rimasta medita; e, |
| modestia a parte, vogliamo sottolineare di essere stati noi gli artefici del suo recupero, |
| proprio in vista di quella politica editoriale già delineata nelle introduzioni a Destinazione |
| Uomo e a Amore a quattro dimensioni. Piero Prosperi è autore già noto a quanti seguono il |
| campo italiano dai suoi inizi: ha pubblicato molti (e sovente eccellenti) racconti su Oltre il |
| Cielo, Interplanet, Futuro, e un po’ su tutte le fanzines. Venticinquenne, laureato in |
| architettura, attualmente sotto le armi, dotato d’un’aria notevolmente ascetica e d’un |
| inconfondibile parlata fiorentina, Prosperi è uno dei pochi scrittori specializzati italiani che |
| abbiano continuato per anni, con invidiabile serietà, a lavorare nel campo. Proprio il fatto |
| che egli abbia scritto questo romanzo, nonostante la pressoché completa impossibilità di |
| pubblicarlo, testimonia pienamente il suo impegno. Due sono i tempi a lui più cari: gli |
| universi paralleli (su cui sta scrivendo un nuovo romanzo, che speriamo senz’altro di poter |
| presentare al più presto) e le automobili. Autocrisi, come già il titolo indica chiaramente, |
| s’inserisce in questo secondo filone; e svolge nella sua trama alcuni temi classici della |
| science-fiction (la scoperta d’un’altra razza intelligente, i contatti con un altro pianeta), |
| ma con un’angolatura tutta personale, che non sapremmo definire altrimenti che |
| automobilistica. |
| Un’operazione, questa, piuttosto curiosa, che non ci risulta sia mai stata tentata da |
| nessun altro autore; e risolta in una narrazione fluente, semplice ma cattivante, con |
| precise scelte nell’impianto della sceneggiatura, vivificata dall’apporto di quei frammenti |
| che danno continuamente il quadro generale della situazione. Semmai, se ci è permesso |
| fare un appunto a Prosperi, vorremmo notare come lo scioglimento finale sia un po’ troppo |
| semplicistico (e magari anche utopistico, considerata la situazione politico-economica del |
| mondo contemporaneo); ma è un difetto sostanzialmente marginale, che nulla toglie alla |
| serietà e alla piacevolezza del romanzo. In appendice si trovano inoltre alcuni racconti di |
| nuovo centrati sul tema dell’automobile, per dare una panoramica più esatta delle |
| tendenze dell’autore. |
| Chiudendo queste brevi note (meglio ci sembra lasciare immediatamente il lettore, di cui |
| attendiamo ovviamente il giudizio, al romanzo) vogliamo semplicemente dire che Autocrisi |
| è il primo, grosso passo che la nostra rivista fa per stimolare gli autori italiani a produrre |
| opere di vasta portata. E mentre possiamo già ufficiosamente annunciare la prossima |
| uscita d’un romanzo di Miglieruolo (Come ladro nella notte), rinnoviamo il più caldo invito a |
| tutti quanti a sottoporci i loro manoscritti. Non siamo rimasti insensibili al grido di dolore... |
| Scherzi a parte, anche noi ci stiamo provando. Adesso o mai più. |
| Tellini |