Ed egli maledisse lo scandalo
Definire insolito un romanzo di fantascienza, e raccomandarlo come tale ai lettori, può
sembrare il colmo dell'ingenuità e del semplicismo. Eppure è proprio quest'aggettivo,
insolito, che conviene prima di ogni altro al lungo e straordinario romanzo che presentiamo
in questo numero di Natale: insolito per l'intreccio, d'una semplicità, e nello stesso tempo
d'una sapienza unica nel dosaggio e nella progressione dei colpi di scena; insolito per
l'acutezza dell'osservazione psicologica, superiore non solo a quella della fantascienza
media, ma perfino a quella di uno specialista del « mordente » come Sheckley; insolito per
la raffinatezza della scrittura, e per l'incredibile spigliatezza con cui affronta le situazioni
« sociologiche » più sbalorditive, traendone effetti di un irresistibile realismo; insolito per
un umorismo che, senza nuocere alla drammaticità della narrazione, arriva facilmente e
senza parere, a vette di alta letteratura; insolito infine e soprattutto, per una carica
fantastica che lo qualifica senz'altro, a nostro avviso, come il più nutrito e divertente di
tutti i romanzi americani di fantascienza e non di fantascienza, tradotti in Italia
quest'anno. Siamo doppiaamente lieti, perciò, di poterlo presentare ai nostri Lettori col
nostro « Buon Natale ».
Tellini