L'uomo che fu dimenticato
Un'antologia fortunata, che nonostante il livello delle opere comprese e la fama di cui
giustamente godono i loro autori era rimasta fino ad ora inedita. Uno splendido racconto
lungo di Russell apre la raccolta, con la magistrale storia di un patetico esploratore
spaziale partito con un compito vitale ma tornato troppo tardi. Philip K. Dick si inserisce
con un graffiante apologo sui viaggiatori di commercio e sui prodotti tecnici non ancora
inventati, mentre Lester Del Rey offre un racconto che idealmente si ricollega al suo
indimenticabile Fretelli Mostri (Galassia 108). Frederik Pohl e Poul Anderson si cimentano in
due affascinanti alternative di invasione (dall'interno il primo, dal futuro il secondo) e
cercano in tutti i modi di non fare dimenticare che spesso la fantascienza è risultata
capace di provocare emozioni inconsuete. Un tocco finale la aggiunge Sam Merwin. con il
suo vecchietto grande appassionato di modellismo e in grado di anticipare con i suoi
giocattoli in miniatura tutte le principali armi russe o americane, prima ancora che esse
siano perfezionate. Ma il vecchietto non sa di giocare con il fuoco, o almeno, finché fra i
suoi modelli non viene ad inserirsi anche l'ultima arma, l'arma finale.
Tellini