Memoriale del convento
In uno scenario che si apre con i ripetuti tentativi di un re per ingravidare la consorte e
che si chiude con l'odore acre di un auto-da-fé, si inscrive la vicenda di questo romanzo
prodigioso, denso e spiraliforme, che affresca coralmente la storia del Portogallo
settecentesco e si misura ironicamente con il modo di fare la Storia. In un paese dominato
dall'Inquisizione e percorso da processioni funeree, incrociano i loro destini personaggi
opposti e complementari: Giovanni V re di Portogallo; padre Bartolomeu Lourenço de
Gusmao, che mescola scienza e misticismo nel progetto di vincere la gravità con una
macchina per volare; Baltasar Mateus il Sette-Soli, ex soldato monco di una mano, e
l'ingenua Blimunda, giovane dotata di poteri occulti che a lui si lega di tenacissimo amore;
il musicista Domenico Scarlatti. L'utopia e la morte, il riso e la tragedia si coniugano in una
narrazione di grande talento che adopera i registri dell'oratorio sacro, del picaresco,
dell'opera comica e della commedia dell'arte per evocare contagiosamente l'epopea del
convento di Mafra: immane costruzione voluta da un monarca in cambio della grazia
ricevuta per la nascita dell'erede.
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