Storia dell'assedio di Lisbona
La "Historia do Cerco de Lisboa" esce in Portogallo nel 1989 e in Italia nel 1990: un libro
divertente e divertito, quasi una sfida a coloro che definivano Saramago romanziere
storico. Perché qui il tema del romanzo è non già la ricostruzione della realtà storica, ma
lo stravolgimento della storia, la sua negazione pee mezzo di un 'non' che il correttore di
bozze Raimundo Silva introduce surrettiziamente in un'ennesima storia canonica
dell'assedio della città di Lisbona: quello del 1147, in cui i Crociati, provenendo dal Nord
nel loro viaggio verso la Terrasanta, avrebbero dato una mano al re Alfonso Henriques
nella sua azione di 'Reconquista' del territorio del futuro regno di Portogallo.
Questo è quanto dice la storia ufficiale. Ma il correttore avrà l'audacia di trasgredire, di
scrivere 'no': i Crociati 'non' avevano per nulla aiutato i portoghesi. E cambia la storia.
Quella scritta e la sua. E con leggerezza e maestria Saramago intreccia altre storie: quella
del presente, nel XX secolo, tra Raimundo e Maria Sara, funzionario della casa editrice e
'assediata' dal correttore, e quella del passato, nel XII secolo, tra il soldato Mogueime,
eroe della presa di Santarèm, e la bella amata galiziana Ouroana, anch'essa assediata
sotto le mura di Lisbona.
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