Caccia alta
Quando Alan Querdilion (evaso da un campo di prigionia della Germania orientale) si
sveglia, si ritrova in un ospedale le cui infermiere indossano uniformi di un materiale
indefinibile e rifiutano di dirgli dove si trovi o in che epoca viva.
Alan scopre ben presto di essere entrato in un futuro dominato dai nazisti dopo la loro
vittoria nella Seconda guerra mondiale.

In tutta sincerità confesso di essere spaventato. Chi sia “Sarban” io non lo so, ma non
vorrei la sua fantasia come compagna di letto… Questa potrebbe essere la vita di un
Baron von Sade del XX secolo (<i>Observer</i>).

Non c’è descrizione che possa rendere l’abilità con la quale Sarban tiene il lettore
nell’incertezza e costruisce paure immaginabili su orrori inimmaginabili (<i>Daily
Express</i>)

Non ho mai letto nulla di più terrificante… un bell’esempio di letteratura fantastica
(<i>Western Mail</i>).

Non perdete CACCIA ALTA… Un’immaginazione come quella di Edgar Allan Poe… La prosa è
di qualità eccellente. La narrazione scorre con la semplicità di un racconto per bambini,
eppure lo stile è maturo e vigoroso fino alla violenza (<i>Melbourn Herald</i>).

Qui non si tratta affatto di una semplice e chiara finzione.
È terrificante, orribile, qualcosa che colma il lettore di atroce stupore (<i>London’s
Weekly</i>).
Fabriani