Frankenstein ovvero il Prometeo Moderno
La fama e l'influsso del Frankenstein or the Modern Prometheus di Mary W. Shelley sono
stati enormi nella storia della letteratura e forse non c'è altra opera della tradizione gotica
che sia penetrata più profondandamente nell'immaginario collettivo. Né romanzo gotico,
né ghost story, né racconto di science-fiction, il Frankenstein è un vero e proprio 'conte
philosophique' rivestito da tutto l'armamentario gotico caro al gusto del pubblico a cui si
rivolgeva la Shelley. Con una trama semplice, complicata però da sofisticati congegni
narrativi, secondo il sistema delle scatole cinesi, nel romanzo della Shelley si racconta la
storia della creatura costruita dal barone Victor Frankenstein, convinto assertore del
galvanismo, assemblando pezzi di cadavere e riportata in vita mediante una potentissima
scarica elettrica. Il mostro non è la creatura ottusa e brutale che la tradizione
cinematografica da Karloff in poi ci ha rappresentato, ma un essere sensibile che soffre
della inappellabile condanna che l'umanità intera, influenzata unicamente dal suo aspetto,
ha pronunciato contro di lui. Al suo creatore, al responsabile della sua infelicità, il mostro
rivolge un ultimo e disperato appello ma, scacciato anche da questi, seminerà intorno a lui
la morte e la distruzione.
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