Base Hawksbill - Shadrach nella fornace
Offrire emozioni nuove agli appassionati di fantascienza non è facile. Si può dire, infatti,
che ogni possibilità legata al sense of wonder tipico di questo genere letterario, sia stata
ormai sfruttata e, forse, esaurita. Ecco quindi la necessità per gli autori più avvertiti di
trovare sbocchi originali al fantastico, di sviluppare - temi che, pur parlando «al futuro»,
abbiano un qualche aggancio con il mondo d’oggi o, meglio, con l’organizzazione del mondo
di domani. Fantascienza come impegno civile quindi, ovvero come denuncia dei pericoli di
degradazione insiti nella natura stessa dell’uomo. Alcuni esempi magistrali di questo nuovo
modo di fare SF li troviamo nella produzione di Robert
Silverberg, uno dei più interessanti science-fictioneer dell’ultima generazione. Lo
dimostrano i due romanzi raccolti in questo volume Euroclub: due vicende ambientate in
un futuro non più tanto lontano, su di un Pianeta Terra che disastrose guerre
batteriologiche hanno ridotto a un’immensa caserma, governata da mostruosi ordinamenti
sociali. In uno — e precisamente in Shadrach nella fornace — protagonista è un vecchio e
astuto tiranno, tenuto in vita tramite trapianti d’organi prelevati dagli oppositori del
regime. Una favola sulla spietatezza del potere, visto come un Moloch pronto a divorare
tutto e tutti per garantirsi l’immortalità, Il secondo romanzo — cioè Base Hawksbill — ci
racconta invece di come un governo totalitario abbia trovato il modo di sbarazzarsi di
sovversivi e ribelli, non ricorrendo a forche o a prigioni, ma spedendoli in un passato
lontano un miliardo d’anni. Sono due storie singolari, in cui macchine del tempo e congegni
fantastici convivono con i sentimenti migliori dell’uomo: l’aspirazione alla giustizia e alla
libertà. Un cocktail in grado di garantire emozioni nuove anche ai più smaliziati dei lettori.
Tellini