| Il tempo delle metamorfosi |
| Velada Borthan è di certo uno dei pianeti più singolari dell’universo, inquietante intreccio di |
| contraddizioni: un clima dolce accanto alle condizioni più aspre, la vita piu naturale |
| accanto alla costrizione dei propri sentimenti, una civiltà raffinata accanto alla barbarie |
| morale. Insomma, un inferno o un paradiso a seconda dei punti di vista: e, fatto assurdo, i |
| suoi abitanti avevano scelto deliberatamente l’inferno. Giardino dell’Eden alla rovescia, |
| Velada Borthan era completo anche di tentatore e di frutto proibito: in una società nella |
| quale il peccato supremo consisteva nell’aprire spontaneamente il proprio animo agli altri, il |
| frutto proibito non poteva essere che il mezzo per far diventare della coscienza del |
| singolo la coscienza di tutti. Sarà il Terrestre Schweiz a rivelarlo sconvolgendo un ordine |
| che, per essere stato liberamente scelto, non era per questo meno spietato e inumano. |
| Kinnall Darival, il giovane principe protagonista della vicenda, è l’uomo al quale viene |
| affidato il segreto della droga che conduce alla comunione degli spiriti, spezzando i legami |
| nei quali la sua gente aveva rinchiuso la propria personalità. In un mondo in cui |
| l’affermazione di se stessi era vietata sino al punto da considerare osceno il parlare in |
| prima persona, questa totale apertura personale non poteva essere che la peggiore delle |
| bestemmie. Era però necessario passare attraverso di essa per riscattare Velada Borthan |
| del suo inferno, anche a costo della perdita dell’unico sentimento consentito in una |
| società che aveva fatto dell’insensibilità la massima delle virtù. Nessun vincolo è tuttavia |
| più resistente di quelli imposti dalla morale, per quanto assurda e deviata possa essere: |
| per causa loro si è anche disposti a rinunciare volontariamente al paradiso a portata di |
| mano. Un romanzo denso di significati simbolici e ricco di risvolti umani, che ha ottenuto il |
| Premio Nebula 1972 degli scrittori americani. Un’amara allegoria della condizione dell’uomo |
| nel mondo d’oggi, prigioniero di sentimenti imposti in una società che ha perso il suo |
| centro unificatore. |
| Tellini |