| L'ipocrita felice e altri racconti |
| Con piena consapevolezza tecnica e critica Max Beerbohm si riattacca alla tradizione |
| inglese del settecento. Nella maniera dell'incontro c'è qualcosa d'ironico, ma fermissima è |
| la presa di contatto morale e stilistico. Nascono così questi suoi racconti in cui, anche se |
| maggiore è l'impegno narrativo, senti sempre il temperamento saggistico dell'autore e |
| spazî dalla storia del «Terribile drago di Hay Hill » - una fantasia preistorica, quasi una |
| storia di Fafner e di Sigfrido - alle incredibili disavventure di Soames, beffa metafisica e |
| mondana dell'artista decadente, dove le trovate indimenticabili, le buffonesche leggiadrie |
| e le sentenze ben calibrate diventano la stella polare di una quantità di analoghe |
| situazioni umoresche. «Beerbohm - scrisse il grande critico Ernest de Sélincourt - è il più |
| bell'artista odierno, quanto alla squisitezza dell'humour e all'incanto dello stile». |
| Bonazzi |