Storie di spettri
Con queste venti ghost stories che, condotte sul filo di fatti, incontri, emozioni di ogni
giorno, giungono fin alle soglie del magico, Soldati è tornato alla fonte delle sue ispirazioni
più felici: a quell'intensità di interrogazione morale, a quel sospeso fissare le nebbie della
coscienza, da cui sono nati i racconti «La giacca verde» e «La finestra». Solo che qui gli
spettri, ombre apparenti o sogni (esistono più cose tra il cielo e la terra di quante ne
fantastica la vostra filosofia), entrano direttamente in scena, reali presenze magiche o
semplici paure: Sono immagini riflesse della condizione umana, còlta nei suoi momenti,
abitudini, atti quotidiani, oppure sono intercettamenti dell'al di là? E anche quando, come
in alcuni racconti, di fantasmi non è traccia, si verifica ugualmente quell'impercettibile
scarto, quel minimo clinamen, o inclinazione psicologica (uno spettro d'altra natura), che
sposta le dimensioni della realtà e conduce lo sguardo sull'orlo dell'abisso. Senza parere,
col suo sorriso eluden-te, Soldati sfiora via via quell'orlo e ogni volta se ne ritrae. Ma
rimane in lui quel tanto di ansioso timore, che è anche la ragionevole speranza, di chi «ha
visto».
Bonazzi