La Terra sull'abisso
Di ritorno da una solitaria escursione fra le alture della California, Isherwood Williams si
ritrova testimone di un evento incredibile: un misterioso virus ha decimato la popolazione
nordamericana, e Williams è ora praticamente solo in una realtà d’incubo, forse l’ultimo
sopravvissuto ad una catastrofe senza precedenti. La fine è giunta in modo rapido e
crudele, e il virus letale si è propagato con una rapidità che pochi avevano anticipato,
riuscendo ad annientare un’intera civiltà e lasciando dietro di sé simboli ormai insignificanti
e strutture prive di vita: un paesaggio di desolazione popolato solo da animali selvaggi e
dai pochissimi superstiti, scampati chissà come all’ecatombe. Il ciclo della storia sembra
compiuto ed ora bisogna ricominciare da zero. Ed è questo il compito che attende
Williams, dopo che attorno a lui si è formata la Tribù, una sparuta comunità di nomadi
cacciatori in armonia con il nuovo ambiente, i quali vagano nei territori dell’Ovest quasi
come reincarnazioni degli originari e primitivi abitanti di quelle terre. Ish, come Williams
viene chiamato dalla Tribù, ha ricevuto in eredità un continente e su di esso dovrà
edificare il futuro e andare di nuovo in cerca della Terra Promessa. Un’epica impresa
costruita attraverso grandi eventi, lotte disperate e piccole conquiste quotidiane, si rivela
come la vicenda più intensa e toccante mai raccontata dalla fantascienza del
dopo-catastrofe. Per la forza evocativa, il realismo dei personaggi e la profondità del
ritratto d’ambiente, questo romanzo di George R. Stewart è divenuto un classico
leggendario, una delle opere più vibranti che la fantascienza abbia regalato alla grande
Viviani