La stirpe di Giapeto
Se speri, se ami, se vuoi bene a qualcuno al di là di ogni limitazione, avvengono i miracoli.
Ma bisogna essere disposti a contribuire perchè accadano. Questo è, in tutte le sue
decine di romanzi e novelle, il messaggio fondamentale di Theodore Sturgeon, uno dei
pochi autori dei quali la fantascienza possa andare orgogliosa senza riserve. Nel volume
che presentiamo sono raccolti quattro esempi della sua narrativa migliore: la storia di
Sylva, che di fronte ad una condanna senza appello trova la via della rigenerazione; quella
di Heri Gonza, l’attore, che lotta per sconfiggere il morbo venuto da Giapeto; quella degli
ospiti della pensione dei Bittelman, osservati a loro insaputa dagli extraterrestri, che
mostrano di possedere la facoltà più ambita da tutte le specie viventi, ma rifiutano di
servirsene; quella, infine, di Grantham, che si rifugia nel deserto per cercare il segreto
della vita, e scopre che la vita è simbiosi, cioè, in definitiva, amore. Quattro lunghe storie,
scritte fra il 1954 e il 1962, che raccolgono il meglio della narrativa più matura dell’autore.
Le vicende di Sturgeon, ha osservato il critico Groff Cenklin, non si leggono: vi
accadono, e siete costretti a subirle. Conoscerle è in ogni occasione, una sorpresa e una
Tellini