Maturità
Questo ennesimo appuntamento con T. Sturgeon, rappresentato stavolta da un romanzo
breve fra i più celebri e più poetici della sua intera produzione (Maturity, 1947),
riconferma la nostra volontà di scavare fra i capolavori inediti in Italia. La strana vicenda
di Robin English, superuomo quasi fortuito, ci presenta uno Sturgeon deciso a definire
alcuni suoi personali concetti sulla maturità umana e più che mai padrone di uno stile
ineguagliabile, sempre minuziosamente attento all’intaglio di delicate psicologie. A fianco di
Sturgeon ricompare finalmente un membro della vecchia guardia italiana, Maurizio Viano,
con un racconto lungo (Un Bagno di Stelle), che lo conferma di nuovo come uno dei nostri
autori più validi; sullo sfondo di una dispotica società matriarcale si snoda la doppia presa
di coscienza di un uomo e di una donna, uniti dal matrimonio ma separati da diverse classi
culturali, permettendo all’autore di stendere un’amara parabola, futura ma non troppo.
Accanto a Viano compaiono altri due italiani, Mauro Miglieruolo (L’Agenzia Riparatorti) e
Livio Horrak (Tutto l’Acido dell’Impero); due racconti diversi per tema e struttura
narrativa, ma accomunati dalla chiave personalissima del risultato stilistico, sia che si parli
di ’difetti’ italiani o di ’esperienze’ americane.
Tellini