L'atomo stagnante
“Non fare ricerche atomiche”: questo è il primo comandamento dell’Impero Mondiale
faticosamente costruito, nell’ormai lontano 1999 d.C., sulle rovine di una guerra atomica
che, nell’ultimo quarto del secolo, aveva quasi cancellato dalla faccia della Terra non solo
la civiltà ma addirittura l’umanità. Ora, governato da ferree leggi che mantengono un
equilibrio immobile, il mondo ristagna. Si sono costruite città galleggianti o sottomarine, si
estraggono minerali dal fondo degli oceani, si dividono gli uomini secondo i Quozienti
d’Intelligenza (QI) Alti, Medi o Bassi, si eleggono le massime cariche dell’Impero Mondiale
con un sistema simile ai “quiz” televisivi. E l’avventura creativa dell’uomo sembra esaurita.
Ma in realtà l’evoluzione della specie prosegue. Nascono uomini dotati di facoltà nuove,
più ampie, straordinarie. E trovano strutture rigide, che li considerano nemici, che
soffocano lo sviluppo delle loro possibilità. La lotta per rimettere l’umanità in cammino
verso i suoi destini nel Cosmo si svolge ai limiti estremi di un rischio mortale.
Viviani