| Nel migliore dei mondi |
| La prima antologia personale di un autore che sulle pagine della gloriosa rivista americana |
| Galaxy, negli anni ’50, ha creato i primi e più graffianti esempi di fantascienza sociale (o |
| sociologica) insieme a Philip K. Dick, Robert Sheckley, Damon Knight, Frederik Pohl e Cyril |
| M. Kornbluth. Nessun modulo fantascientifico sfugge al riesame critico e satirico di Tenn: |
| dal paradosso temporale, che gli consente pagine crudeli e spassose, ai temi dell’invasione |
| aliena, della catastrofe stellare, della guerra spaziale e del soprannaturale, William Tenn |
| si rivela scrittore pungente e sempre interessato agli intimi motori umani delle sue |
| vicende. Nei sette racconti e nel saggio introduttivo riuniti in questa antologia, si ha per |
| la prima volta in Italia l’occasione più completa per gustare l’affascinante (o irriverente) |
| mondo speculativo di un autore giustamente ritenuto un «grande» della fantascienza |
| Tellini |