H.P.Lovecraft: Sculptus in Tenebris. Saggi e iconografia lovecraftiana
Alle origini questo libro doveva essere una specie di quadernetto, allegato come omaggio
al primo numero della rivista in fieri «Nuova Metropolis», contenitore culturale aperto ad
ogni tipo di intervento inerente la narrativa, la musica, il cinema, il fumetto. Sono venuto
a conoscenza di tale progetto tramite Carmine Rubicco, ideatore di «Nuova Metropolis» in
cerca di collaboratori per varare l'iniziativa, e ricordo di aver giudicato la sua proposta
come qualcosa di completamente folle e visionario, quindi decisamente allettante.
Non avevo idea che sarebbe iniziata una collaborazione intensiva di quasi due anni che ci
ha portato a passarne di tutti i colori nel variegato, poco simpatico e faticosissimo mondo
dell'editoria. «Nuova Metropolis» ha ora al suo attivo cinque uscite, un sito internet
omonimo, una candidatura al Premio ltalia 2001 come migliore rivista professionale e
opzioni future da valutare ma lo «Speciale Lovecraft» previsto per il primo numero non
vide mai la luce, affossato dai costi proibitivi.
Pur sperando di poterlo riesumare una volta raggiunta la stabilità economica, redazionale e
commerciale (inesistente tuttora...), per parecchio tempo il progetto restò nel cassetto,
nonostante avessi comunque chiesto a molti appassionati del fan-tastico di contribuire
all'opera inviando i propri interventi. Quello che doveva essere una visione d'insieme di
Lovecraft e delle sue opere, rischiando di ripetere cose già note, cominciò però a
trasformarsi in un approccio a Lovecraft attraverso vari canali multimediali. Ad un nucleo
di autori e pezzi esclusivamente italiani che Camine aveva già raccolto prima che ci
conoscessimo (prevalentemente attinti dal sito internet di Simone Giudici «The Arkham
Page», ottima realizzazione cui hanno preso parte noti esperti della materia) presto si
venne a configurare un ulteriore parco di scrittori esperti in determinati campi
d'espressione culturale, uniti nel comune tenta-tivo di esplorare l'opera di Lovecraft
nell'ottica cinematogratica (Michele Tetro), artistica (Dalmazio Frau), musicale (Carmine
Rubicco, Bruno Gargano), fumettisti-ca (Andrea Forni, Giuseppe Miccichè), critica (Pietro
Guarriello, Paola Cimmino, Leonardo Pignataro) e varia (Gloria Barberi, Andrea Pastore),
oltre che, ovviamente, letteraria e narrativa (ancora Guarriello, Gianfranco De Turris, John
Buettner).
Addirittura dagli USA sono giunti interessanti contributi ad opera di appassionati (il regista
di cortometraggi Aaron Vanek e il musicista Brian Voth) mentre l'apparato iconografico,
pezzo forte del volume, è stato desunto dalla straordinaria produzione dello scultore
Andrea Bonazzi, cui si deve anche il titolo del libro (il riferimento è al sito omonimo
contenente la galleria di immagini bonazziane e alla prima mostra personale del Maestro
genovese in quel di San Marino, 2001).
Un'agguerrita squadra, quindi, di amici e appassionati lovecraftiani, condizione
imprescindibile per ottenere un valido lavoro. Nella speranza di offrire un prodotto
all'altezza, omaggio ad uno dei più grandi scrittori weird del nostro tempo che in misura
rilevante ha saputo essere per ciascuno di noi guida e magister non solo letterario, colgo
l'occasione per ringraziare chi ha reso possibile la realizzazione di questo libro.
(M. Tetro)
Bonazzi