La lunga morte
Un'astronave militare esplode a otto milioni di chilometri dalla Terra. Si disintegra nel corso
di uno dei violenti scontri così comuni durante la guerra marziano-terrestre. I due uomini
dell'equipaggio, che hanno abbandonato l'apparecchio appena in tempo per non venire
travolti dall'esplosione, vanno alla deriva nello spazio, chiusi nei loro scafandri, munitì di
una quantità limitata di ossigeno. Nessuna speranza, o pochissime, di venir, salvati. E non
si salvano, infatti. Cinque anni più tardi, viene trovato un corpo, vagante nei gelidi spazi
vuoti che lo hanno preservato dalla decomposizione, chiuso nel suo scafandro che è
servito soltanto a prolungarne l'agonia. Viene trovato per puro caso, e grazie a un
miracolo della scienza due medici riescono a ridare vita a quel corpo ormai inanimato da
lungo tempo, e a riportare la coscienza in quel cervello. Ma ciò che accade all'uomo
resuscitato non è facilmente defìnibile. Quello che accade in lui e attorno a lui è talmente
al di là di ogni comprensione, che egli stesso non si rende conto di quanto gli sta
succedendo finché non è troppo tardi…
Tellini