Lungo viaggio nella notte
Per un incredibile numero di anni un frammento di umanità, a bordo di una. immensa
astronave — vero e proprio pianetino autosufficiente — viaggia nei neri abissi dello spazio
cosmico. C’era voluta una montagna di metallo per siffatta costruzione e infine gli uomini
avevano dotate lo scafo di macchine talmente potenti da poter illuminare un mondo, e lo
avevano rifornito di semenze, di piante, di viveri, di carburante, di animali e di idroculture,
così che un giorno, i coloni potessero far prosperare una nuova Terra setto un altro Sole.
Incitati dalla scoperta di alcuni pianeti che gravitavano intorno a Polluce, stella distante
appena 32 anni-luce dal nostre Sole, quegli arditi campioni di umanità s’erano lanciati nelle
spazio cosmico, con una velocità pari a un decimo di quella della luce la massima velocità
che la tecnologia umana fosse in grado di raggiungere. — Ma 320 anni di viaggio sono
lunghi anche per degli arditi pionieri come coloro che avevano voluto l’Astronave.. Ed ora
la popolazione di bordo era giunta alla quattordicesima generazione. La gente viveva,
nasceva, moriva entro l’enorme guscio di metallo e coi lento passar del tempo anche io
scopo e la meta del viaggio s’erano fatti confusi, irreali. I progettisti tuttavia avevano
fatto bene i loro calcoli e il giorno dell’arrivo sul gruppo di pianeti di Polluce si avvicinava.
Quand’ecco, a bordo dell’immensa astronave, un delitto misterioso, inesplicabile, che
rischia di compromettere la intera spedizione. Un’atmosfera di cupe mistero, aggravata
dall’abissale solitudine in cui l’astronave si trova, cala su tutti. Il mistero si infittisce:
riuscirà la psico-polizia nell’intento? E’ quanto lasciamo al lettore di sapere. Avvincente,
insolito, bizzarro, Lungo viaggio nella notte è uno di quei romanzi di fantascienza che non
si dimenticano: perchè appassiona, diletta, insegna. E’ uno di quei romanzi che si
raccomandano agli amici!
Tellini