| Dio e il computer | 
| Quando Krall, uno scienziato triestino della Softhill, un'azienda romana di software, | 
| trova un errore grave e fatale nella teoria di base del prodotto del "supercomputer più | 
| veloce del mondo", Vittorio Vivaldi, che dirige l'azienda, vede profilarsi la propria | 
| ineluttabile rovina. Marta, la matematica del gruppo, innamorata di Vittorio, cerca rimedio | 
| all'errore teorico negli scritti di Pietro Ispano, papa Giovanni XXI, morto tragicamente a | 
| Viterbo nel 1277. La violenza di cuifu vittima Pietro Ispano minaccia ora Marta, Vittorio e i | 
| loro colleghi: anche Barbara, una psicoterapista che analizza motivazioni e psiche dei | 
| personaggi, verrà drammaticamente coinvolta nella vicenda. Tra amore e business, logica | 
| medievale e computer, l'autore evidenzia lo spaccato di un mondo di violenza, erudizione, | 
| nevrosi, danaro e alta tecnologia: una storia contemporanea vista attraverso gli occhi di | 
| un moderno tecnocrate, nella quale trova una sua presenza significativa un papa, filosofo | 
| medievale. | 
| Quali erano le terribili verità scoperte da Giovanni XXI? Quali gli orrendi segreti di | 
| Marta, la matematica medievalista? E possibile realizzare il supercomputer a | 
| programmazione funzionale, di cui loschi affaristi ricattatori cercano di rubare il progetto? | 
| È forse possibile dimostrare matematicamente l'esistenza di Dio? | 
| Cottogni |