Destinazione stelle
Alfred Bester ha scritto due dei più significativi romanzi della fantascienza degli anni
cinquanta: L’uomo disintegrato - che è stato definito come il miglior romanzo che descriva
un futuro in cui la telepatia è entrata nella vita quotidiana - e il presente Destinazione
stelle (noto anche come “La tigre della notte”): un gigantesco ritratto, affollato di idee e
di personaggi, del tumultuoso mondo del venticinquesimo secolo. Anche questa volta, alla
base del romanzo di Bester c’è una facoltà “segreta” della mente umana: la capacità di
spostare il proprio corpo istantaneamente da un luogo all’altro, con la sola potenza della
psiche. Il nuovo potere ha squassato fino alle fondamenta la civiltà, e pare non avere
ancora dato tutti i suoi frutti sia perché pare stranamente limitato agli spostamenti sulla
superficie del pianeta, sia perché pare promettere altri poteri di tipo diverso, e forse armi
mentali inconcepibili. E a questo punto si inserisce la storia spietata del primo uomo che
supererà con la sua mente la barriera dello spazio: Gully Foyle, un criminale ossessionato
dalla vendetta contro coloro che lo hanno condannato a morire nel relitto della sua nave
spaziale. Intorno a questo personaggio, Bester ha creato una completa epoca futura, che
si estende su vari pianeti: una sorta di Rinascimento, un’età caratterizzata da grandi
altezze e profonde crudeltà.
Destinazione stelle è uno dei grandi classici della fantascienza: l’insuperato esempio di
tutta una scuola di fantascienza avventurosa.
Viviani