La leggenda dei robot
”In uno dei racconti un uomo ascolta della musica. Uomo, questo è il nome di quella
strana razza di cui parlano gli appunti. Quel pazzo che ha scritto il manoscritto afferma
che siamo stati creati da uomini. Ho trovato gli appunti nell’ultimo corridoio in basso.
Erano ben nascosti fra i termosifoni, probabilmente già da tempo, perchè erano coperti di
polvere. La scritttura è un po’ sbiadita. E’ stato un puro caso che li abbia trovati, perchè
generalmente occuparsi di termosifoni non fa parte dei compiti di un robot delle pulizie. Ma
dovevo portar via il topo morto che era sotto i tubi. Facendolo, ho trovato il
quadernetto. I topi vivono solo nel corridoio più in basso, anche se spargo continuamente
il veleno sembra che non muoiano mai. Si potrebbe credere che escano da nascondigli
segreti.” Un manoscritto, trovato da un robot, una storia ormai mitica in cui dall’abisso del
passato spunta il nome ormai dimenticato dell’uomo. Un racconto poetico e avvincente
scritto da un autore considerato uno dei migliori specialisti di racconti robotici. Voltz, un
autore nuovo per l’Italia, che ha scritto un classico di domani.
Tellini