Ghiaccio nove
Uno scrittore decide di scrivere un libro sul giorno in cui è stata sganciata su Hiroshima la
prima bomba atomica. Si intitola "Il giorno in cui il mondo finì" ed è centrato sull'idea di
descrivere cosa stessero facendo alcuni scienziati nucleari nell'esatto momento della
catastrofe. Attraverso una corrispondenza con i tre figli dell'ormai defunto Felix Hoenikker,
il premio Nobel che ha costruito la bomba, lo scrittore tenta di darcene un ritratto.
Apprendiamo così che, proprio in quel giorno fatale, Hoenikker era riuscito a risolvere un
gioco che lo stava impegnando da un bel po' e che la notte della sua morte, avvenuta
anni dopo, stava trafficando in cucina con dei pezzetti di ghiaccio: aveva trovato il modo
per congelare l'acqua ad alte temperature. Questa sua invenzione è, in realtà, un'arma
micidiale, capace di annientare ogni forma di vita sulla Terra. I tre figli cercheranno di
utilizzare quest'ultima scoperta paterna. Ognuno imbocca la sua strada. Scoprire cosa
faranno delle loro vite costituisce la seconda parte del romanzo.
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