| Mattatoio n° 5 o La crociata dei bambini |
| Per una decina di giorni, verso la fine della Seconda guerra mondiale, Kurt Vonnegut, |
| americano di origine tedesca accorso in Europa con migliaia di altri figli e nipoti di |
| emigranti come lui per liberarla dal flagello del nazismo, batté lande tedesche coperte di |
| neve che il suo piede non aveva mai calcato. Fatto prigioniero durante la battaglia delle |
| Ardenne, ebbe la ventura di assistere al bombardamento di Dresda da un osservatorio |
| decisamente sconsigliabile alle persone deboli di cuore: l'interno di una grotta scavata |
| nella roccia sotto un mattatoio, adibita a deposito di carni, nelle viscere della città. Alla |
| fine del bombardamento, che fu uno dei più terribili e sanguinosi nella storia della guerra, |
| quando Vonnegut uscì all'aperto, al posto di una delle più belle città del mondo c'era |
| un'ondulata distesa di macerie sopra un numero incalcolabile di morti. Da questa dura e |
| incancellabile esperienza nacque "Mattatoio n. 5, o La crociata dei bambini", storia |
| semiseria di Billy Pilgrim, americano medio affetto da un di disturbo singolare ("ogni tanto, |
| senza alcuna ragione apparente, si metteva a piangere") e in possesso di un segreto |
| inconfessabile: la conoscenza della vera natura del tempo. Tutto è, tutto è sempre stato |
| e sempre sarà, passato e futuro sono sempre esistiti e sempre esisteranno, nulla dipende |
| dalla volontà dell'uomo. "Prenda la vita momento per momento," dice a Billy Pilgrim |
| l'ultraterrestre che un bel giorno d'estate lo rapisce col suo disco volante, "e vedrà che |
| siamo, tutti, insetti in un blocco d'ambra." |
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