I soli verdi
In questi tempi in cui la parola "fantascienza" sta perdendo la sua qualifica di « fantasia »,
per diventare soprattutto e realmente scienza, questo romanzo assume un tono di verità
che sconvolge. E' infatti, piú che un semplice racconto, una cronaca e, si direbbe, una
relazione da documenti segreti. Molte cose, nei sorprendenti tempi che corrono arrivano
all'uomo della strada soltanto dopo essere passate al vaglio da chi governa le nazioni, e in
forma talmente vaga da passare quasi inosservate al lettore meno attento e, nella
migliore delle ipotesi, da lasciare incerti se considerarle frutto di allucinazioni o realtà che
appaiono sotto una luce di miracolo. Cosí, fra pochi anni, i Soli Verdi dei quali tratta
questo romanzo appariranno forse come un fenomeno probante. Non vogliamo raccontare
la trama. Basti dire che è avvincente come un romanzo di spionaggío e di fantascienza
insieme, misto con un servizio di cronaca d'attualità, appoggiato su solide basi scientifiche
e storiche, che è assolutamente impossibile smentire se appena si possiede una veduta
generale del tempo in cui viviamo, e del fatto che il tempo in cui viviamo è la somma dei
tempi, dal caos primigenio ad oggi. E basta aggiungere che l'autore, Henry Ward, un uomo
dalla sconcertante personalità, nato nel 1913, ha studiato scienze atomiche, ha
viaggiato in tutto il mondo, ed è penetrato nel vivo di tutti i piú colossali affari
internazionali che in quest'ultimo trentennio hanno influito sulle nostre esistenze. Un
autore eccezionale, dunque, per un romanzo d'eccezione.
Tellini