Stazione Angelica
Ubu Roy ha quattro braccia e una memoria eidetica incredibilmente precisa. Sua sorella, la
Bella Maria, è 'costruita' in maniera più convenzionale. Ha solo due braccia, un viso pallido
e luminoso, e una soffice aureola di capelli tra il nero e il blu elettrico; le sue capacità
mentali, però, sono ancora più straordinarie di quelle del fratello. Maria è in grado di
pilotare le astronavi nel vuoto interstellare, di scovare e cavalcare le 'singolarità' spaziali
che aiutano a viaggiare tra le stelle e a superare indenni le tempeste gravitazionali. Il
padre, Pasco, un piccolo mercante che vive ai confini della legalità a bordo di una vecchia
astronave, li ha 'assemblati' partendo da materiale genetico avanzato e da programmi di
personalità. Sull'onda di un momento di depressione, oppresso dalle difficoltà di una vita
da paria, Pasco si suicida di fronte ai due figli. È con questa scena di eccezionale efficacia
che inizia una vicenda avvincente e drammatica che vedrà i due giovani orfani e
fuorilegge alle prese con un futuro spietato e brutale, inseguiti per tutta la galassia da
governi e mercanti spaziali. Un inseguimento che li porterà dapprima nel mondo
tentacolare e corrotto di Angelica, la stazione spaziale a forma di ruota famosa nella
galassia per i suoi 'casinò' e le sue attività illegali, dalle droghe alle banche genetiche, e
poi, in un crescendo mozzafiato, attraverso lo spazio cosmico verso destinazioni aliene e
sconosciute, che gli riserveranno una sconvolgente sorpresa.
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