I racconti del tempo
Diamo seguito con questo numero all'iniziativa, nata con il fascicolo dedicato a Robert
Sheckley (Urania 285), di presentare periodicamente una antologia di racconti di
fantascienza. Questa volta si tratta di John Wyndham che insieme ad Arthur Clarke è uno
dei due « grandi » della FS inglese. Di lui, crediamo, si conoscono in Italia soltanto i
romanzi, dal famoso « L'orrenda invasione », al « Risveglio dell'Abisso », a quel « Villaggio
dei dannati » di cui si è vista di recente un'ottima riduzione cinematografica. Delle stesse
qualità di lucido e realistico narratore che trae gli effetti più sconvolgenti e suggestivi
proprio dalla scorrevolezza, dalla quotidianità, dal britannico garbo delle storie che
inventa, Wyndham dà prova, forse in misura anche maggiore, in questa eccezionale «
vetrina » di testi più brevi, che comprende una ricca gamma di temi, dalla fotografica
descrizione di un monosessuato futuro, al paradosso temporale, alla società post-atomica,
alle stravaganti relazioni tra uomo e robot.
Tellini