Chocky
Si sa che quasi tutti i bambini, oltre a parlare seriamente con bambole e orsacchiotti,
s'inventano volentieri dei compagni immaginari coi quali dividere i loro giochi. Sono, volta a
volta, cow-boy, pirati, maghi, moschettieri, giocatori di foot-ball, o semplicemente altri
bambini (di solito più piccoli) da strapazzare e sgridare a piacere. Ma il padre del
dodicenne Matthew, protagonista di questo romanzo, del celebre creatore dei Trifidi, nota
con una certa perplessità che l'immaginario amico di suo figlio non cambia mai. Chocky,
invisibile, è sempre presente, mattino, pomeriggio e sera, segue Matthew a scuola, lo
accompagna in vacanza, lo disturba mentre studia, lo ossessiona con mille difficilissime
domande, gli insegna un suo bizzarro sistema di calcolo, gli suggerisce inquietanti disegni.
È il caso di chiamare uno psichiatra? O l'onnipresente Chocky è qualcosa di più, di diverso,
da una fantasticheria di bambino troppo nervoso?
Tellini