I tetraploidi
Cari amici, eccovi finalmente I Tetraploidi, rimandato due volte, prima per causa di forza
maggiore e poi per causa di Efremov. Già nel numero di dicembre vi avevo parlato di
questo romanzo, realizzato da James Blish con la sua nota abilità, partendo dai «temi
biologici» che gli sono cari e che questa volta vengono rielaborati secondo una delle
formule più fortunate della fantascienza calda. L’argomento della poliploidia artificiale è
uno dei più arditi ed attuali della moderna genetica e possiede di per sé una formidabile
carica di interesse: se si aggiunge a questo l’inventiva di Blish, il risultato non può essere
se non attraente. Per prevenire un’osservazione da parte di qualcuno dei.., tremendi
lettori di Galassia (sempre aggiornatissimi e informatissimi), dirò subito che in questo
romanzo Blish si rifà ad una teoria molto diffusa ancora oggi ma non assolutamente
esatta: infatti, i cromosomi umani non sono quarantotto, ma quarantasei; tuttavia questo
particolare non intacca la validità scientifica della tesi generale... tant’è vero che
esperimenti di poliploidia artificiale vengono realizzati con successo su cavie e conigli. Per
completare il fascicolo ho scelto poi uno dei più drammatici ed intensi racconti di Isaac
Asimov, La notte morente, assolutamente degno dell’autore di Struttura anomala e di
Cade la notte: che, il mese prossimo, sarà la nostra guida eccezionale in una seconda e
più completa scorribanda nella fantascienza sovietica. Asimov ci presenterà una selezione
che comprende un divertente romanzo di Alexander Belaiev, l’autore definito da Jacques
Bergier l’Heinlein russo; un lungo racconto dei fratelli Strugatsky e due racconti di quel
Kazancev che, sebbene proclamato dal Bergier come il numero due della sf russa dopo
Efremov, è ancora quasi completamente sconosciuto in Italia. E forse ci sarà anche un
racconto dello stesso Ivan Efremov. In attesa di Galassia di aprile, tenete d’occhio Galaxy
che da questo mese ha Iniziato la pubblicazione di un romanzo a puntate di Fred Pohl, I
distruttori, che si potrebbe definire così: «una formidabile lezione pratica, dedicata dal
grande Fred a certi autori americani sopravvalutati, sull’arte di costruire un romanzo
partendo da un tema tradizionale e spesso malamente sfruttato, quello dell’invasamento,
ed ottenendo come risultato una vicenda assolutamente nuova, intelligente e terribile»
Per i numeri successivi sapete già che il programma di Galassia comprende il recupero di
due astri di prima grandezza, Williamson e Dick, e la presentazione di alcuni ottimi autori
della nuova scuola inglese. Poi vi sono allo studio altri progetti... ma ve ne parlerò un’altra
volta. Nel frattempo, l’inchiesta di Cinema Domani sui rapporti tra cinema e fantascienza
continua a mobilitare i grandi della science-fiction mondiale: sul numero uscito in questi
giorni troverete, fra gli altri, gli interventi di William Tenn, E.J. Carnali, John Wyndham, Ray
Bradbury, Damon Knight e dei Premi Hugo James Blish e Alfred Bester. Questa serrata
polemica a distanza fra il cinema e la science-fiction è particolarmente significativa,
specie in un momento in cui la science-fiction esce definitivamente di minorità, in cui
Truffaut si accinge a girare Fahrenheit 451 di Bradbury ed in cui Elio Petri è incerto fra La
settima vittima di Sheckley e Pagamento anticipato di Tenn, conosciuto attraverso
l’antologia Silva: e speriamo che Petri opti... per tutti e due i soggetti!
ROBERTA RAMBELLI
Tellini