Il mio nome è Legione
Nella fantascienza americana Roger Zelazny occupa da quasi trent'anni un posto da
maestro: oggi, è vero, non sembra più prolifico come una volta, ma proprio per questo
l'apparizione di un suo volume di racconti dov'essere salutata come un " evento " da non
perdere. La sua caratteristica, come sempre, è quella di fondere mirabilmente fantasy e sf
non per creare prodotti ibridi, naturalmente, ma anzi per liberare le sue invenzioni da ogni
strettoia, da ogni convenzionalismo, e farne qualcosa di estremamente personale. Anche
Il mio nome è legione conferma questa tendenza, e a metà degli anni Novanta dimostra
ancora una volta le capacità inventive di uno scrittore caro a tutti gli appassionati. Uno
scrittore, ricordiamolo appena di sfuggita, tenuto a battesimo proprio sulle pagine di
URANIA con il memorabile La pista dell'orrore.
Nella fantascienza americana Roger Zelazny occupa da quasi trent'anni un posto da
maestro: oggi, è vero, non sembra più prolifico come una volta, ma proprio per questo
l'apparizione di un suo volume di racconti dov'essere salutata come un " evento " da non
perdere. La sua caratteristica, come sempre, è quella di fondere mirabilmente fantasy e sf
non per creare prodotti ibridi, naturalmente, ma anzi per liberare le sue invenzioni da ogni
strettoia, da ogni convenzionalismo, e farne qualcosa di estremamente personale. Anche
Il mio nome è legione conferma questa tendenza, e a metà degli anni Novanta dimostra
ancora una volta le capacità inventive di uno scrittore caro a tutti gli appassionati. Uno
scrittore, ricordiamolo appena di sfuggita, tenuto a battesimo proprio sulle pagine di
URANIA con il memorabile La pista dell'orrore.
Nella fantascienza americana Roger Zelazny occupa da quasi trent'anni un posto da
maestro: oggi, è vero, non sembra più prolifico come una volta, ma proprio per questo
l'apparizione di un suo volume di racconti dov'essere salutata come un " evento " da non
perdere. La sua caratteristica, come sempre, è quella di fondere mirabilmente fantasy e sf
non per creare prodotti ibridi, naturalmente, ma anzi per liberare le sue invenzioni da ogni
strettoia, da ogni convenzionalismo, e farne qualcosa di estremamente personale. Anche
Il mio nome è legione conferma questa tendenza, e a metà degli anni Novanta dimostra
ancora una volta le capacità inventive di uno scrittore caro a tutti gli appassionati. Uno
scrittore, ricordiamolo appena di sfuggita, tenuto a battesimo proprio sulle pagine di
URANIA con il memorabile La pista dell'orrore.
Nella fantascienza americana Roger Zelazny occupa da quasi trent'anni un posto da
maestro: oggi, è vero, non sembra più prolifico come una volta, ma proprio per questo
l'apparizione di un suo volume di racconti dov'essere salutata come un " evento " da non
perdere. La sua caratteristica, come sempre, è quella di fondere mirabilmente fantasy e sf
non per creare prodotti ibridi, naturalmente, ma anzi per liberare le sue invenzioni da ogni
strettoia, da ogni convenzionalismo, e farne qualcosa di estremamente personale. Anche
Il mio nome è legione conferma questa tendenza, e a metà degli anni Novanta dimostra
ancora una volta le capacità inventive di uno scrittore caro a tutti gli appassionati. Uno
scrittore, ricordiamolo appena di sfuggita, tenuto a battesimo proprio sulle pagine di
URANIA con il memorabile La pista dell'orrore.
Tellini