Prove di maturità
Anche se in tutto il mondo gli esami scolastici vengono presi sempre meno sul serio, la
giovinezza resta pur sempre un'età di prove. Può anzi darsi che le prove tradizionali cui la
nostra società sottopone i ragazzi, siano così violentemente contestate proprio perché
non provano, in realtà, più niente, non danno a chi le supera nessuna soddisfazione,
nessun senso di vittoria, nessun legittimo orgoglio di aver dimostrato a se stesso la sua
maturità. Nei racconti di questa antologia (ordinata da Roger Elwood) viene ristabilita la
condizione fondamentale per un esame, quella cioè che il partecipante ci creda. Qui non ci
sono dubbi: il robot che si nasconde tra i cadetti dev'essere scoperto e distrutto, il
mondo al di là della cupola dev'essere esplorato, il potere dev'essere strappato agli inetti
anziani, la feroce fauna del lontano pianeta dev'essere affrontata con arco e frecce,
l'ultimo lembo di terra dev'essere concimato senza pietà, il grande computer che sa tutto
dev'essere consultato senza illusioni. Sono situazioni un po' estreme, d'accordo, ma forse
è dalla fantascienza che i riformatori scolastici farebbero bene a partire per ridare lustro al
logoro istituto dell'esame.
Tellini