L'astronave di pietra
Gli appassionati di fantascienza lo sanno benissimo: gli alieni una ne fanno e cento ne
pensano. Sino ad arrivare alle soluzioni più folli, come quella di traversare lo spazio su
un'astronave di pietra per assoggettarci ad una pacifica conquista. Ce lo spiega LISA
TUTTLE in un malinconico racconto che contiene, oltre al resto, una morale ben precisa:
attenti ai sogni troppo vividi... E attenti ai rumori strani, ai rombi smorzati che salgono
dalle viscere della terra, avverte ISAAC ASIMOV. Perché qualcuno in quest'epoca di
progressi sfrenati potrebbe scoprire il saser, cioé la variante sonora del laser, e non
basterebbe nemmeno l'intervento del demonio in persona per salvare la razza umana.
Comunque, l'universo abbonda anche di alieni buoni, e quest'antologia ne offre un ampio
campionario. Dal povero Clicka di JOHN KELLY , creaturina telepatica rapita per soddisfare
la cupidigia umana, al bizzarro essere che se ne sta ad ascoltare i ricordi di una vecchia
signora nel racconto di MADELEINE E. ROBINS, all'extraterrestre che si innamora di una
bella studentessa universitaria nelle pagine di TED REYNOLDS & WILLIAM WU.
Ma non abbassiamo troppo la guardia. I terribili divoratori di morte immaginati da KATE
WILHELM sono sempre in agguato e non vedono l'ora di gustarsi la nostra agonia...
All'erta, lettori: chi di alieno ferisce, di alieno perisce!
Cottogni