| Umorismo Nero |
| È il libro della risata crudele, l'opera che conclude e completa la trilogia antologica che |
| l'editore Garzanti ha dedicato all'umorismo moderno. Il tema di questo volume è l'«umor |
| nero» ed è quindi ben circoscritto; ma è tuttavia un tema che punta sul-l'aspetto più |
| nuovo e peculiare della comicità contemporanea. L'umorismo nero, storicamente, nasce da |
| uno scrittore non umorista - o, meglio, non umorista nelle sue opere «nere» - che |
| appunto apre l'antologia: il marchese De Sade, il temibile «mo-ralista» che, nel godimento |
| del de-litto, unisce i due termini estremi, il piacere e la crudeltà, entro i quali prospera in |
| equilibrio instabile - ma sempre eccitante e segretamente appagante - l'umorismo nero. |
| Come fenomeno letterario, però, questo «genere» è determinato da una reazione |
| antiromantica, da una specie di capovolgimento dei tabù e delle fedi, delle istituzioni e |
| degli affetti del romanticismo: e difatti la sua eccezionale fioritura la si ha alla fine dell'800 |
| e nel nostro secolo. |
| È un'antologia ricchissima ed esauriente che raccoglie le fantasie più lugubremente |
| irresistibili che siano mai state scritte. Vi si trovano testi di narratori celebri o comunque |
| notissimi, come Sade, De Quincey, Poe, Dickens, Bierce, Wilde, Stevenson, Allais, Wells, |
| Conan Doyle, Jarry, Runyon, Thurber, Michaux, Waugh, Buzzati, Vian e Capote, di poeti |
| singolari, come Ingoldsby, Hood e Graham, di commediografi come Io-nesco e Kesselring, |
| di recentissimi «giallisti», come Redman, Brown, Craig Rice, Ellin, e «fantascientisti», come |
| Wyndham e Cogswell; né manca lo psicanalista narratore, Walter Toman. Completano |
| l'opera numerose tavole a colori e disegni in nero dei più truci caricaturisti, dagli americani |
| Thurber e Addams ai francesi Siné, Bosc, Chaval, François, Sempé e Topor, dall'inglese |
| Searle e dal nostro Buzzati a Ernst ed Ensor, coi loro sublimi grotteschi. |
| Bonazzi |