William Morris. Le vie del ritorno
Mai artista o letterato operò e scrisse con tale facondia e in così breve spazio di tempo
come Morris. Artista e letterato insieme, spaziò nei più svariati campi della creatività,
dall'architettura alla pittura, dalle "Lesser Arts" alla letteratura, dall'utopia alla politica. E
in tutti, come un volto in cento specchi, sostenne la stessa causa, levò lo stesso monito,
indicò le stesse prospettive che "in nuce" possono definirsi nel rifiuto delle storture e
delle lusinghe in atto nel presente e nella ricerca del riscatto dai mali del tempo nelle
matrici del passato. Due poli, dunque, tra i quali si mosse: trasgressione e ritorno;
negazione della civiltà meccanica che uccide la natura, lo spirito, l'arte; negazione
dell'utilitarismo (condannato da Carlyle e satireggiato da Dickens, in Mr. Gradgrind di Hard
Times); ricorso alle pure e semplici forze dell'uomo nelle sue libere espressioni creative.
Bonazzi