Guerra santa
Algeria, regione della Cabilia, inizio del XXI secolo. La guerra civile infiamma il paese. I
ribelli sono presi tra i due fuochi dell’Esercito Nazionale Islamico e delle fazioni integraliste,
che soffocano ogni libertà. Il villaggio di Aït-Idja viene attaccato, la giovane Fatima, la
sorella del ribelle Djamal, subisce le violenze di un mercenario francese, Max Tannart.
Francia, un anno dopo. Il Partito Nazionale è al potere, e impone con le sue milizie l’ordine
‘ultraliberale’, facendo la guerra agli immigrati che sbarcano clandestinamente sul
territorio, soprattutto se vengono dal Sud. Infiltrato in questa Francia protetta da una
frontiera elettronica teoricamente insuperabile, Djamal non è un immigrato come gli altri.
Non è venuto per cercare lavoro tra i militari al servizio della resistenza interna, ma per
vendicare la sorella e uccidere l’uomo che l’ha violata, distruggendo il suo villaggio. Djamal
è un guerriero solitario.
Un thriller fantapolitico tra integralismi e libertà, mondo islamico e cristiano, sud e nord del
mondo, che racconta una Francia razzista e parafascista, ossessionata dal delirio dei
‘buoni francesi’, una proiezione da incubo di conflitti non troppo lontani dalla realtà.
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