Il gioco di Henry
Henry è un ragioniere, ama la musica country, mangia nei bar, corteggia le cameriere, ogni
tanto si concede una bevuta Ma ha una strana ossessione. Ha inventato un gioco del
baseball in cui ogni azione è determinata dal lancio dei dadi. Ogni notte Henry sui
trasforma nel proprietario della Associazione Universale del Baseball, nel suo padrone, nel
suo schiavo. Eventi reali ed immaginari si sovrappongono e si separano con indifferenza,
mentre il protagonista sprofonda sempre piú nel baratro dell'ambiguità, al punto da non
distinguere piú tra realtà e finzione, tra sesso e gioco, tra vita e immaginazione.
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