Spettri
In una notte senza luna, lo spettro di una suora, Annie la Nera, vaga tra le rovine di
un'abbazia inglese: così comincia un racconto ottocentesco che Richard Storm, giovane e
brillante produttore hollywoodiano di film horror, legge a un gruppo di ospiti riuniti, in
occasione del Natale, in una casa londinese. Una classica storia di fantasmi, un
passatempo innocuo volto a fra provare un delizioso brivido di paura? Niente affatto.
Seguendo il filo di quel racconto, Storm - su cui pende il verdetto di una malattia
inesorabile - si troverà catapultato in un mondo in cui il confine tra il possibile e
l'imposssibile non è che una linea continuamente mutevole e in cui il velo della realtà
spesso si squarcia per lasciar intravedere il volto dell'incubo. E, sebbene sia proprio la
conoscenza di quel mondo il fine ultimo del suo viaggio in Inghilterra, Storm sarà ben
presto costretto a rendersi conto che la sua personale scommessa con il mistero ha
liberato numerose entità sfuggenti e demoniache, disposte a tutto pur di conservare il
proprio oscuro dominio. Potendo contare soltanto su pochi allievi (l'incantevole Sophia
Endering, della quale si è innamorato; l'eccentrica Harper Albright, preziosa guida sui
sentieri dell'occulto, e suo figlio Bernard, genio dei computer), egli dovrà anzitutto
comprendere quale delle sue molteplici forme ha assunto il male in questa lotta estrema e,
anche allora, sforzarsi di andare 'al di là', combattere contro un nemico che forse ha già
cominciato da lungo tempo a 'mangiargli l'anima'...
Nell'Inghilterra culla delle 'ghost stories', apparentemente compassata ma in realtà
percorsa dai brividi dell'allucinazione, Andrew Klavan ha ambientato un thriller davvero
'spettrale', in cui, tra sinistre penombre e inquietanti apparizioni, tra echi di Edgar Allan
Poe e suggestioni da 'X-files', la 'normalità' è il fragile specchio dietro cui si cela il fascino
indiscreto dell'abiezione, un fantasma non meno crudo e crudele della verità.
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