Il giorno del riscatto
"Cosa sarebbe successo se la crisi cubana si fosse trasformata in una guerra atomica
Usa-Urss?"
Stati Uniti d'America, 1972. Da dieci anni si è conclusa una guerra nucleare tra USA e
URSS: della Russia restano solo cumuli di macerie, New York è una città fantasma,
Washington è stata sommersa da un lago formatosi nel cratere di un'esplosione atomica.
In tutta l'America, dipendente dagli aiuti economici degli alleati europei, vige ancora il
regime militare, con una severa sorveglianza dell'esercito sulla vita civile. Tra i milioni di
morti, c'è il presidente Kennedy, che molti americani ritengono responsabile della
catastrofe nucleare, mentre altri, convinti che sia sopravvissuto, ne attendono, con
esaltazione fanatica, un prossimo ritorno che riscatti il paese.
"Il conflitto avrebbe potuto essere evitato?"
A Boston, Carl Landry, un giovane reporter incaricato di un'inchiesta sulla morte di un
veterano, viene invitato dalla censura a interrompere le indagini. Attratto dal mistero e
deciso a proseguire, il protagonista, anche grazie alla complicità di una bella giornalista
inglese, scopre che l'uomo ucciso, un ex generale dell'FBI, era in possesso di documenti
segretissimi sull'origine e le cause della guerra. Sempre più coinvolto in un labirinto di
verità, pericoli, indizi, Landry riesce alla fine a ritrovare i documenti che smascherano il
vero responsabile del conflitto, e chiariscono quale sia stato il ruolo del presidente
Kennedy. Carl pubblica la sua inchiesta, il primo segnale di una rinata libertà di stampa, e
di un ritorno alla normalità.
In uno scenario da incubo, dove la civiltà è annullata e vigono le dure leggi della
sopravvivenza, un uomo solo lotta per scoprire la verità e riscattare il suo paese.
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