Il quinto cavaliere
Una sola preoccupazione ci ha guidati nella stesura di questo libro: volevamo fosse in ogni
momento credibile, volevamo farne l'esatto riflesso di una realtà a prima vista
inconcepibile. E nel corso di quattro anni, per raggiungere lo scopo, abbiamo condotto
un'inchiesta gigantesca in America, Asia, Australia, Africa, Europa e nel Vicino Oriente.
Un'inchiesta rigorosamente segreta: neppure i nostri editori conoscevano l'argomento del
« Quinto cavaliere ».
I personaggi del nostro romanzo sono reali. Abbiamo trascorso ore e ore con molti di loro e
con quanti vivono accanto a loro, si trattasse di ministri di Carter, Begin o Giscard
d'Estaing; di generali statunitensi o israeliani; di scienziati atomici americani o francesi;
psichiatri olandesi, direttori dell'F.B.I., dello S.D.E.C.E., della C.I.A. o del Mossad, agenti
segreti francesi o libici, poliziotti di New York, piloti della forza nucleare israeliana,
terroristi palestinesi, fanatici religiosi, e perfino confidenti, sfruttatori, ladri di Brookiyn.
Abbiamo studiato la loro personalità, esaminato a fondo le ragioni che li muovono,
setacciato il loro passato per comprendere come agirebbero nella situazione storica che
noi abbiamo immaginato. Altrettanto reali sono gli ambienti in cui si svolge la vicenda del «
Quinto cavaliere », che in molti casi abbiamo visitato per renderne l'esatta atmosfera. Si
tratta dei luoghi più noti eppure più segreti del mondo: il quartier generale sotterraneo
della Casa Bianca, il comando nucleare del Pentagono, il laboratorio atomico di Los
Alamos, il Boeing "Catastrophe", le gallerie della forza d'urto israeliana, il 6° distretto di
po-lizia di Manhattan, la misteriosa caserma dei servizi segreti francesi, il satellite
dimenticato "Oscar", le colonie "selvagge" israeliane in Giudea e Samaria, i moli di Brookiyn,
il deserto libico della Grande Sirte, le installazioni atomiche della campagna francese, la
più celebre discoteca di New York, la redazione del giornale più grande del mondo,
eccetera.
E infine, per poter dare realismo e precisione al nostro romanzo, ci siamo valsi di una
straordinaria quantità di documenti segreti di cui siamo venuti a conoscenza nel corso
della nostra inchiesta. Documenti stupefacenti nei quali la finzione raggiunge la storia.
Abbiamo impiegato più di un anno per ricostruire l'incredibile inchiesta che la polizia
condurrebbe se davvero Kadhafi tenesse come ostaggi dieci milioni di abitanti di New
York. Con l'aiuto di centinaia di agenti dell'F.B.I., della dogana, della squadra narcotici,
dell'ufficio immigrazione abbiamo ricostruito, ora per ora, dalla base al vertice, un
incredibile thriller. Abbiamo addirittura ingaggiato un asso della squadra omicidi di New
York in pensione perché ci aiutasse a condurre la nostra inchiesta nella giungla del fronte
del porto e delle strade "calde" di New York, dove i terroristi hanno nascosto la bomba
che minacciano di far esplodere entro trentasei ore.
Cottogni