| Il superpotere |
| Il Superpotere si può considerare il primo «vero» romanzo italiano di fantaeconomia. |
| Costruito sulla base di una eccezionale intelaiatura giornalistica, è la storia dello scontro |
| fra i due giganti dell'economia italiana: Agnelli e Cefis. Uno scontro senza esclusione di |
| colpi, ricco di suspence e di soluzioni imprevedibili, che mira a condizionare l'evoluzione |
| politica del Paese dopo i risultati del 15 giugno. |
| Il presidente della Contindustria, padrone della rinomata fabbrica di automobili, e il |
| «faraone» della chimica si contendono la mediazione fra democristiani e comunisti, fra le |
| due chiese che dovranno governare l'Italia. Dietro di loro si muove la schiera dei |
| «pensatori delegati», gli assistenti solerti e brillanti che costituiscono gli staff della Fiat e |
| della Montedison. Vittorino Chiusano, Gabetti, De Benedetti e Rossignolo sono gli uomini |
| dell'Avvocato; Gioacchino Albanese, Corsi, Grandi e Ratti costituiscono l'equipe di Foro |
| Bonaparte. Di questa tecnocrazia profumata e obbediente viene offerto uno spaccato |
| feroce e realistico. |
| Il nodo del racconto è rappresentato comunque dal duro conflitto tra Agnelli e Cefis. Il |
| primo, dopo aver sgominato con i processi confindustriali i «boiardi» dell'impresa pubblica, |
| ottiene da Gromyko, Rockefeller e Kissinger le «garanzie» necessario per guidare il corso |
| economico e politico del Paese. Il secondo, Cefis, stringe invece il suo patto di ferro con |
| l'equilibrista della politica italiana, Andreotti. |
| In questo triangolo di protagonisti, rotti a tutte le esperienze del potere, vengono |
| introdotti personaggi finora poco conosciuti dal grande pubblico, le «vere eminenze |
| grigie», gli uomini che giocano un ruolo decisivo dietro le quinte dell'economia e della |
| politica nazionale: Ugo Pecchioli, il potente senatore comunista, capo dell'Ufficio |
| organizzativo del PCI; Francesco Cosentino, alto burocrate di Stato e segretario generale |
| della Camera; monsignor Agostino Casaroli, il capo della diplomazia vaticana. Con questi |
| personaggi gelidi e astuti si devono misurare anche Agnelli e Cefis in una girandola di |
| situazioni e di drammatici scontri verbali. |
| Gli Autori di quest'opera sono evidentemente persone che «sanno»; l'Italia che viene fuori |
| da questo straordinario racconto è un'Italia in bilico tra compromesso storico e seconda |
| repubblica tecnocratica, nella quale emergono i grandi temi della politica economica: |
| la crisi delle partecipazioni statali, la guerra chimica tra Cefis e Rovelli, il disegno |
| multinazionale della Fiat, la politica confindustriale e le difficoltà della Montedison. |
| La conclusione è a sorpresa, secondo la tecnica del «giallo». Ma la sorpresa, pur |
| paradossale è densa di tali motivazioni ideologiche e politiche da renderla verosimile. |
| Credibile è d'altra parte l'insieme del racconto, fitto di dettagli psicologici e d'ambiente che |
| sono frutto di una ricerca senza precedenti giornalistici o letterari. |
| Cottogni |