| La tredicesima notte |
| Monterosso, improbabile paese del Friuli a ridosso delle montagne, fu un antico luogo delle |
| streghe, dei portenti, dei fatti strani, di proteste femminili così fantasiose che riuscirono |
| a spuntarla persino sull'Inquisizione. In esso nasce e cresce, tra singolari drammi familiari, |
| Veronica Castenetto, protagoinista del romanzo. Veronica si sente la reincarnazione delle |
| antiche donne di Monterosso, splendide creature che una volta furono streghe e tuttora |
| sono legate con un profondissimo rapporto alla natura e alla terra. Veronica è donna |
| magica. Né il fuoco né l'acqua riescono a farle danno. Ha poteri ipnotici sugli animali e |
| talvolta sugli uomini, scatena il Poltergeist, sente voci strane, come accadeva a Jeanne |
| d'Arc, suo spirito guida e modello di vita; ha chiaroveggenze, intuizioni, visioni di venti |
| remoti, facoltà che fanno di lei una medium considerata, e anzi temuta. Veronica giunge |
| addirittura a esaltazioni mistiche e tuttavia la sua naturalità e la sua terrestrità finiranno |
| per avere la meglio, e la sua vita sarà quella di una donna semplice, vera, appassionata e |
| gelosa, che sceglie di non rinunciare alle gioie della famiglia. |
| Vegetti |