Superstizione
È più superstizioso credere nell'occulto o pensare di vivere in un universo logico e
governato dalle ferree leggi della scienza? E se entrambe le opzioni fossero una risposta di
fronte a ciò che più ci fa paura: il caso, le coincidenze nella loro apparente inspiegabilità?
Sam e Joanna affrontano il problema da due versanti opposti: lei, rampante giornalista di
una rivista newyorkese, conduce inchieste-verità sulle truffe nella lucrosa industria dello
spiritismo; lui, una sorta di 'indagatore del paranormale' d'oltreoceano, è psicologo alla
Manhattan University, dove svolge ricerche sulla connessione tra i fenomeni
soprannaturali e la mente. Per provare definitivamente le sue teorie, Sam decide di
tentare un esperimento particolare, in cui coinvolge la scettica Joanna: dare vita a un
fantasma. Riunisce così un gruppo di volontari per inventare e materializzare una figura
storica: è Adam, immaginaria comparsa della rivoluzione francese, che gravita al seguito di
torbidi personaggi quali Cagliostro e il marchese de Sade. Quando ai partecipanti iniziano
ad accadere eventi agghiaccianti, Sam si rende conto che l'esperimento è andato al di là
di ogni aspettativa: ma sarà la scienza o l'occulto a fornirgli una via d'uscita? In
"Superstizione", l'elemento paranormale e quello scientifico diventano il supporto per un
thriller psicologico avvincente, in grado di inchiodare il lettore dalla prima all'ultima pagina.
Ambrose riesce a proiettare gli interrogativi posti dalle teorie più provocatorie in una
dimensione di assoluta normalità, e trattandole con una credibilità davvero inquietante, ci
disorienta con colpi di scena e virate improvvise, fino a far vacillare, in un finale
sconvolgente, ogni certezza sul mondo che ci circonda.
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