Le metamorfosi di Ghinta
La Nazione è un impero nel pieno del suo fulgore. Il Comandante Ghinta, rampollo dei
Donis, la casta dominante, deve vegliare sull'elezione del nuovo Configuratore, il massimo
rappresentante della Nazione. Ghinta è un Artefice, cioè uno dei pochi iniziati al misterioso
potere dei Simboli Parlanti, su cui si regge tutta la supremazia della Nazione. Attraverso
intrighi e colpi di mano, il gruppo di cui fa parte riesce a conquistare il potere nel Concilio
di Nova, la capitale dell'impero, ma Ghinta cade in disgrazia e viene esiliato nella lontana
Aqualonga. Distante dalla sua Nova, Ghinta attraversa una crisi personale e politica che lo
muta profondamente e lo porta a battersi contro quel potere che lui stesso ha
rappresentato al massimo livello. Il suo cambiamento va di pari passo con quello del
mondo, scosso dal Progetto, una nuova forza che emerge con un disegno destabilizzante
messo in atto da un traditore del Concilio. Ghinta sceglierà di abbattere i fondamenti della
Nazione, minandone la fonte dell'iniquo potere: i Simboli Parlanti. Isolato e incompreso, il
Comandante troverà un insperato alleato per compiere la sua ultima, impossibile missione.
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