Il libraio di Selinunte
Vi svegliate un giorno e non avete piú parole per dire 'giorno'. Scendete in strada e non
avete piú parole per dire 'strada'. Poi scoprite che la città è piena di smemorati come voi,
che vagano sperduti in una nebbia di cose senza nome, incapaci di parlare e ricordare,
incapaci di pensare. Perché tutti, quel giorno, avete perso le parole, le avete perse per
sempre, ed è colpa vostra. Soltanto un ragazzo, 'Frullo', è salvo dall'incantesimo e può
raccontare i fatti incredibili che hanno portato a tutto questo. Soltanto lui, perché ha
conosciuto il libraio. Un uomo misterioso, giunto in città con i suoi bauli pieni di libri e
tanta voglia di raccontarli, piú che di venderli. Accolto male dalla comunità perché
diverso, straniero, e quindi estraneo, il libraio riesce a stabilire un magico legame solo con
Frullo, che, nascosto dietro due pile di libri, lo ascolta leggere ogni sera i passi piú belli dei
grandi poeti e romanzieri di ogni tempo. E quelle parole, per Frullo come per ogni lettore,
spalancano di colpo un universo di emozioni e di storie che hanno un'eco lunga, come una
favola infinita.
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