Di fronte al pericolo
Il racconto si articola, a capitoli alterni, su due piani: ci troviamo da una parte, sulla
Terra dilaniata, anche nel Duemila, dai pericoli della guerra fredda e d'un inquinamento
senza eguali, e contemporaneamente sotto la superficie dell'oceano, dove ha trovato
rifugio una specie nuova che somiglia parecchio agli umani, i Tlanti.
Distrutta la Terra da una conflagrazione atomica, grazie alle decisioni dei computer che
hanno ormai sostituito in tutto l'uomo, saranno i Tlanti, la specie sottomarina, a proporre
ai superstiti terrestri una cooperazione anche genetica, la quale dovrà riprodurre e
perpetuare la vita su un lontano pianeta, Gea.
Benché proiettato nel futuro, il racconto non ha nulla di utopico. «De te fabula narratur»:
parla di noi, dei nostri giorni, delle nostre paure e speranze, di quello che ci aspetta se
l'uomo non metterà giudizio.
Cottogni