L'editto di Shine
L'uomo, ed il giovine con lui, camminavano in silenzio nella polvere e nella calura, che
sembrava voler annientare l'aria stessa, negando la possibilità a chiunque di respirare.
Nonostante questo, il ragazzo, si ostinava a camminare, barcollando dietro il vecchio che
trascinava i piedi nella strada polverosa.
-Padre perché ti ostini ad andare avanti, il caldo ci ucciderà e di noi non resteranno che
ossa sul selciato. Il vecchio si fermò per un istante, come se stesse considerando la
proposta fattagli dal figlio, poi, scrollando le spalle rumorosamente, riprese a camminare.
-Non possiamo tardare a quell'appuntamento, non lo farei per tutto l'oro del mondo.
Il ragazzo accelerò il passo per recuperare i metri di distacco.
-Se moriremo non ci saranno ne appuntamenti da rispettare ne ori da spartire. Ci
sarà solo la fine.
L'uomo allora si voltò a fissare il figlio con uno sguardo assente, come se in realtà,
nel volto del suo ragazzo, vedesse ben altro.
-Voglio portarti a vedere qualcosa che cambierà il mondo, qualcosa che i tuoi occhi
non dimenticheranno mai… dopodiche potrò anche morire, ma non prima...
figliolo, non prima... II ragazzo non si diede per vinto e proseguì
-Padre, cosa credi che succederà ad Ascaia domani, al sorgere del sole? Perché credi che
questo sia così importante...
L'uomo sorrise con un aria accondiscendente, di un uomo che aveva già visto molte cose
succedere e più di una volta.
-Lo vedrai figliolo, lo vedrai con i tuoi occhi. I due ripresero a camminare con rinato vigore
e le mura della capitale si fecero più vicine, rosse e confuse nella luce del tramonto.
L'editto cambierà il mondo di Lor come è scritto nelle pergamene dei popoli,
come è stato detto per le cose che dovranno succedere, alle quali nessuno potrà
porre rimedio.
Tutto questo ebbe inizio in un altro mondo, in un altro tempo, quando ancora
nessuno degli dei aveva aperto il libro e puntato il dito sulle terre di Lor.
Cottogni